Mai lasciarle incustodite in giro per casa: i cani ne sono attratti, ma si tratta di un pericolo per la loro salute.
Molti di noi hanno animali domestici in casa e, tra tutti, i cani sono gli amici a quattro zampe più diffusi. La loro presenza può essere un vero toccasana, potendo contare sempre sul loro affetto e sulla loro compagnia. Tuttavia, bisogna sapere come prendersi cura dei nostri pet nel migliore dei modi ed evitare situazioni che potrebbero metterli in pericolo.

I cani sono considerati da sempre i nostri migliori amici. Fedeli, leali ed empatici: è impossibile non affezionarsi a loro. Gli animali domestici diventano in poco tempo membri della nostra famiglia e assicurarsi che stiano bene, preoccupandoci della loro salute, è fondamentale.
Per questo motivo è importante conoscere gli alimenti che non dovrebbero assolutamente consumare, in quanto pericolosi e nocivi per loro. Il cioccolato, tanto amato da noi esseri umani, è un esempio: si tratta di un cibo tossico per il sistema nervoso e cardiaco dei cani. E non è l’unico.
I cani non possono mangiarle: è un rischio per la loro salute
Tra gli alimenti nocivi per i cani troviamo l’uva e l’uvetta, le quali possono essere causa di insufficienza renale. Rientrano nella lista anche l’avocado, che contiene persina (una tossina dannosa per i nostri animali domestici), e il caffè (che intacca il sistema nervoso). A questi si aggiungono le cipolle, da tenere assolutamente alla larga dai nostri amici a quattro zampe.

Forse non tutti lo sanno, ma possono essere molto pericolose per i cani, anche se assunte solo in piccole quantità. La causa è data dalle sostanze chimiche al loro interno. Entrando nello specifico, stiamo parlando dei tiosolfati, che vengono metabolizzati senza alcun problema dagli esseri umani ma non dai cani.
I nostri animali domestici, infatti, non hanno gli enzimi necessari per poterli eliminare. Quando una cane mangia una cipolla (che sia cruda, cotta o disidratata) i tiosolfati danneggiano i globuli rossi, rendendoli fragili e portandoli a “rompersi”. Di conseguenza, si sviluppa un’anemia emolitica nell’animale.
Così si riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno. Tutto ciò provoca debolezza e spossatezza nei cani. Altri sintomi tipici di tale condizione sono: battito cardiaco accelerato, respiro affannoso, perdita di appetito, gengive pallide, urine scure o rossastre, vomito e diarrea. In questi casi, si consiglia di contattare subito il veterinario o rivolgersi ad una clinica di emergenza.





